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RIPARARE LE CARENE DELLO SPIDERMAX ...
... SI PUO' !
Questa sezione viene aperta dopo diverso tempo che ho adottato
la mia personale soluzione per risolvere ciò che la maggior parte
degli utenti SPIDERMAX ritengono o pensano che sia un problema serio.
A quanti di voi è capitato di cadere da fermo?
Oppure in un parcheggio un'auto a fianco del nostro SPIDERMAX
lo ha inavvertitamente urtato e buttato a terra?
Peggio ancora, essere stati vittima di incidente stradale?Personalmente ho risolto la riparazione delle carene in un modo semplice e resistente nel tempo.
Avrò di sicuro scoperto l'acqua calda, ma credo che mettervi al corrente della mia
soluzione possa essere un incentivo in più per prendervi cura del vostro SPIDERMAX.
Dunque, veniamo a noi !Le condizioni più "normali" in cui ci si trova dopo un incidente allo SPIDERMAX
di qualsiasi natura, sono le rotture degli attacchi interni alle carene.
In qualsiasi posizione e soprattutto in quelle laterali anteriori DX e SX.
Dall'attacco in coda sotto la pedana agli attacchi ai fanali e lungo tutto il perimetro della carena.Nel caso si trattasse delle condizioni evidenziate poco sopra, e quindi si parla di ripristinare
gli attacchi, io parto dal concetto che non si butta niente se prima non si tenta di riparare.Naturalmente bisogna anche valutare la tipologia del danno.
Una carena crepata in modo evidente si può sistemare , ma qui andiamo nel campo
"carrozzieri e affini" per le condizioni anche di estetica.
Dipende sempre da che tipo di incidente si è subito e dalla entità del danno.
Nel caso della foto successiva il consiglio è di cambiare la carena!Iniziamo? Procurarsi gli attrezzi necessari
1 o più graffette da ufficio
1 saldatore a stagno a punta fine
1 tronchesino
1 pinza a puntaPrendiamo la nostra carena e una volta evidenziato il punto
critico da sistemare dovrete recuperare le parti staccate, se possibile.Vediamo di mettere il pezzo nella sua sede di origine e con il saldatore a stagno
caldo andremo a puntare in modo adeguato il pezzo che si è staccato dalla carena.
A questo punto prendiamo la nostra graffetta, la apriamo e la sagomiamo per come
deve servire a noi andando poi a formare una sorta di intelaiatura che andrà a rafforzare
e consolidare la parte che si è rotta con il resto della carena.
Una parte andrà nella carena e una parte andrà sul fianco del pezzo da ripristinare.
Taglieremo la parte in eccesso della graffetta così sagomata.Bene.
A questo punto con le pinze a punta andremo a prendere il telaietto
così preparato e lo posizioniamo nel punto in cui dovremmo "saldarlo".
Prendiamo il saldatore a stagno e appoggiamo la punta sulla graffetta sagomata e
attendiamo che la parte si scaldi e quando vediamo che la plastica su cui è appoggiato
il telaietto inizierà a deformarsi, allora andremo a spingere con la punta del saldatore
fino a vedere che il telaietto si affoga nella plastica stessa.
Ovviamente bisogna agire con molta cautela pena il rischio di passare la carena da parte a parte.Una volta che il telaietto è affogato al di sotto della plastica della carena,
togliere il saldatore e attendere che si raffreddi la parte su cui si è lavorato.
Ora prendiamo di nuovo il nostro saldatore a stagno e andiamo
a coprire tutto il telaietto con la stessa plastica della carena.
Tanti piccoli punti fino a creare una sorta di saldatura e il telaietto dovrà scomparire completamente.
La stessa operazione andrà fatta nella parte rivolta al pezzo che dovremo recuperare e rimettere al suo posto.
Ovviamente i telaietti dovranno essere due: uno per parte a fianco del pezzo rotto che andremo a saldare.
Il risultato finale dovrà essere questo in foto.Questa è la prima soluzione e a mio avviso la più semplice per sistemare gli attacchi alle carene.
Ma ora guardiamo come poter fare nel caso in cui non ci ritrovassimo gli attacchi
rotti perchè andati persi durante l'incidente dovendo così crearli di sana pianta.In ferramenta vendono del lamierino pre forato in matasse lunghe 6 mt.
E' vero: cosa ce ne facciamo di così tanta roba?
Se siete fortunati qualche anima buona ve ne può tagliare solo quanto ve ne serve.
Ad ogni modo qualsiasi materiale va bene, alluminio in primis, purchè
sia malleabile durante la nostra lavorazione e facilmente forabile.
Da qui la mia ricerca di questo materiale già pre forato !Ora prendiamo un pezzo di questo materiale e lo andremo a sagomare per
come servirà a noi per ciò che concerne la posizione in cui andrà alloggiato.E' un lavoro certosino, ma che poi porta soddisfazione a lavoro compiuto.
Quindi sagomata la parte interessata e trovata la giusta posizione, andremo a forare
la carena in prossimità del punto corretto in cui dovrà essere posizionato il pezzo.
Una vite autofilettante diametro 3 mm x 20 mm è sufficiente e sarà meno visibile alla
fine del lavoro perchè sarà esternamente alla carena e si vedrà solo la testa della vite.Ovviamente ci sarà da applicare la clip al pezzo così preparato e trovare la
giusta inclinazione per far combaciare le parti delle carene da assemblare.
Il risultato finale sarà questoSembra difficile: è solo un lavoro lungo e di precisione, ma che alla fine
vi farà risparmiare un sacco di soldi sui costi di carene nuove !La soluzione di utilizzare il saldatore a stagno per scaldare le parti interessate e
saldarle assieme, funziona anche in altri punti delle carene o delle plastiche in
generale: è sufficiente lavorare nella parte interna del pezzo da ripristinare.Ovviamente una volta saldate le parti alla parte interna delle carene meglio aggiungere un
adesivo adeguato che possa favorire la durata nel tempo e un "MILLE CHIODI" spalmato a
dovere sarà sufficiente per avere le vostre carene riparate e durevoli nel tempo.
Altra soluzione molto pratica e veloce potrebbe essere
la colla a caldo in aggiunta al rinforzo in lamierino.
Diversamente utilizzare un prodotto specifico bicomponente per materiale plastico.
CLICCA QUI PER ---> ALETTE LATERALI ANTERIORINella speranza di esservi stato utile.
Il nostro viaggio continua !
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