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KYMCO AK 550 - PROVA DEL 31 MAGGIO 2018
Presso Cavicchioli moto a Suzzara ( MN )La KYMCO si sa che da diversi anni ormai sul mercato europeo, italiano in particolar modo,
sta facendo ingolosire molti utilizzatori di scooter per gli articoli che propone.
Per livello dei materiali, di estetica, di tecnica applicata e di motore.
A tutte le cilindrate e per tutte le destinazioni di utilizzo possibili.
Dopo il MYROAD 700, che non ha avuto tutto quel seguito che si pensava potesse avere, ecco
che da qualche tempo abbiamo un nuovo antagonista di un altro mezzo molto più blasonato:
KYMCO AK550 che vuol fare la voce grossa nei confronti del YAMAHA T-MAX.Premetto che qui non elencherò le cose che li distinguono, ma solamente le cose che
ho riscontrato io facendo la prova test drive senza cercare paragoni, pregi o difetti a confronto.
Quindi AK 550 nel mirino !E partiamo.
Lo scooter è un 550 cc di cilindrata, KYMCO, bicilindrico, frizione in bagno d'olio,
trasmissione a variatore con cinghia dentata su pignone alla ruota posteriore.
51 cv e una velocità massima che non fa impazzire gli smanettoni, ma che ti permette
di muoverti nel traffico di tutti i giorni o semplicemente per toglierti da un momento
particolare, un sorpasso in piena tranquillità o una percorrenza turistica più comoda.
Del gas ce n'è ! usarlo tutto non è prettamente necessario.
Da fermo, giù dal cavalletto centrale si monta in sella e già si nota
la sua ampiezza che rende il pilota un po' goffo nel suo insieme.
Io non sono altissimo, diciamo nella media, e toccare terra con la pianta
dei piedi è una impresa. Molto più semplice con la punta dei piedi !
Ma ciò permette di avere comunque padronanza del mezzo e non produce patemi particolari.Manubrio settato un po' basso e la posizione di guida tende a essere
leggermente flessa in avanti dando maggior manovrabilità laddove le braccia
sono chiamate molto in causa per ogni operazione soprattutto durante la marcia.
Comunque sella comoda e una volta messe le gambe in assetto di moto non ci si pensa più.
Il parabrezza è giusto, ergonomico e non impedisce la visuale, ma ripara e basta.Scarico valido, ottimo sound, due gomiti e uno scarico unico che si fa sentire.
Cruscotto spaziale, molto colorato, telecomando che abilita il blocchetto
multifunzione e che lo disabilita a meno di 80 cm di distanza dal mezzo.
Cruscotto, tutto ciò che serve è sotto controllo, ma ... purtroppo la luce del giorno crea qualche
piccolo problema e in certe condizioni di luminosità il cruscotto scompare completamente alla vista.
Niente paura. Il più è farci caso.
Ma secondo me durante l'utilizzo in strada il cruscotto non lo guarderete nemmeno !Una fanaleria a led completa per farsi vedere di giorno, con le luci sempre accese fin
dall'accensione del mezzo, e di sera per vedere la strada sufficiente per lo scopo destinato.
Operazioni di accensione dal blocchetto multifunzioni centrale dal quale si può accedere
all'apertura della sella, apertura sportellino per rifornimento, on-off, blocco sterzo.
Molto sofisticato e mi attraversa un brivido al pensiero di un blackout per qualsiasi motivo.
Considero il tutto una bella innovazione all'avanguardia, ma se ci
fosse stata più meccanica in questo reparto avrei preferito.
Al manubrio tutti i comandi necessari per luci, frecce, clacson,
riscaldamento manopole, mode per computer di bordo e il NOODOE
che può essere utilizzato per connettere il proprio cellulare.Che ne dite? Partiamo?
E si parte !
Cavalletto laterale alzato ...
premiamo il pulsante START posto sul blocchetto multifunzione ...
si accende di blu il cilindro centrale... posizioniamo su ON ...
pulsante START premuto ... e senza dare un filo di gas ... ecco il rombo!
A proposito di gas ... andiamoci piano.
Solo appoggiare la mano sull'acceleratore la stessa viene riconosciuta dalla centralina
che come uno sprinter sui blocchi di partenza è pronta a erogare tutto ciò che ha !
Ovvio che sto scherzando, ma usare davvero molta cautela ogni volta che si tende ad aprire
il gas da fermo è utile per evitare spiacevoli situazioni e arrecare danni a sè e agli altri.
Quindi un filo di gas ... giusto per muovere le ruote e capire cosa abbiamo sotto di noi.
La sensazione è esagerata. Subito ti fa capire chi comanda ... e non è il pilota !
A questo punto meglio provare i freni prima di entrare in strada.
Ottima frenata con comandi BREMBO anteriore e posteriore ti danno subito
la sicurezza di cui si ha bisogno quando ti trovi da gestire 51 cv.
Bene ... ora si fa sul serio !
La strada è nostra !
Piccole dosi di gas ... poi un filo di più ... la prima auto da superare ... poi un camion ...
una rotonda e qui capisci che il diametro delle gomme ti obbliga a spingere sul manubrio
per piegare lo scooter, ma tutto sommato è una operazione che avviene in automatico e
senza forzature particolari. Nel traffico cittadino è agile quanto basta, ma le dosi del gas
devono sempre essere attente e soprattutto adeguate alle situazioni.
Tangenziale ... non ci apriamo un po'?
E allora che gas sia !
Ripresa eccezionale, in brevissimo tempo ti ritrovi a 150 km/h
dove non potresti superare i 90 km/h ... davvero un attimo !
Il sistema di trasmissione davvero valido e bene equilibrato.Nessuna vibrazione dal motore a qualsiasi tipo di velocità, dai 40 ai 150 km/h
( ma la punta massima non è stato possibile raggiungerla causa traffico )
erogazione sempre pronta e frenata sempre adeguata alla velocità raggiunta.
Molto positivo questo impatto.
Voi vorreste che vi dicessi che va forte!
Voi vorreste che vi dicessi che ho goduto per le sensazioni ricevute alla guida!
Non ve lo dico.
Il test non voleva scoprire ciò che già sapete, ma vuole essere un breve riassunto
personale di una esperienza diversa dagli scooter guidati fino ad ora.
E così è!Il test prosegue ... le turbolenze create dai veicoli che mi ritrovo davanti non danno fastidio,
nemmeno i camion, e l'aria scivola sulle braccia senza creare sbacchettamenti o vibrazioni
che si possano ripercuotere sul manubrio e di conseguenza sulla sicurezza di guida.
Anche il parabrezza fa il suo mestiere deviando l'aria in modo corretto, non entra turbolenza
nel casco a qualsiasi velocità raggiunta durante la prova e il riscontro è anche qui molto positivo.
Pochi km percorsi hanno già fatto capire parecchio di questo AK 550.
Esteticamente deve piacere, aggiungere bauletti toglie armonia allo scooter che è stato studiato
per essere sportivo e di sicuro presenterebbe qualche problema di aerodinamica in più.
Valido sotto ogni punto di vista.
Ben impostato, buona la frenata, motore potente, trasmissione da 10 e lode.
Tecnologia e tecnica da moto con forcella telescopica a steli
rovesciati e monobraccio oscillante regolabile al posteriore.
Gomme da 120/70 15 e 160/60 15 a completamento del mezzo.
Direi che tutto sommato è stata una bella esperienza, che consiglio questo mezzo a chi si sente
portato a una guida sportiveggiante, ma che vuole risparmiare su acquisto e costi di manutenzione.
Inoltre molto valida la proposta di vendita di Cavicchioli che prevede una serie di rateizzazioni a scadenza
senza vincolo di acquisto finale e che invito gli interessati a prendere contatti per maggiori dettagli.
Ora non rimane che fare la prova con il passeggero e in lunga distanza.
Alla prossima.
Edited by sloper - 4/2/2020, 21:33. -
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Bellissima recensione, adesso una domanda lo compreresti? . -
franco gualzetti.
User deleted
Ottimo resoconto ! Scooter molto bello esteticamente, anche perché con linea copiata dal T Max (guardate Honda cosa ha fatto con X-ADV), purtroppo è un Kymco e costa comunque una barca di soldi anche se attualmente è in "offerta" con uno sconto di 800 euro. Con gli stessi soldi mi compro una Renault Clio nuova. Ovviamente non centra nulla il paragone,lo riporto solo per sottolineare che prezzi assurdi abbiano questi scooter, T Max in primis.
Ovviamente il T Max tiene di più il valore e anche come ricambi tra Yamaha e Kymco non cè paragone. Parlo per esperienza personale avendo avuto un xcyting 500 e aver tribulato non poco per trovare un semplice tubo di gomma del raffreddamento. Un difetto dell'AK è che in 15 giorni,lasciato fermo,si scarica completamente la batteria e devi smontare mezzo scooter per sostituirla.Per finire, lo comprerei, usato, ben tenuto, unipro, tra qualche annetto a 2000 euro. Quello che mi è costato lo Spidermax RS.. -
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Perchè dovrei?
Attualmente non ne ho bisogno.
Ho uno spidy che funziona in modo magnifico e quando si rompe lo aggiusto.
Ricordiamoci che lo spidy è uno scooter del 2004 adeguato nel 2006 e rinnovato nel 2007.
Da allora ad oggi la tecnologia è andata avanti, ma rimane sempre un gran bel mezzo.
Provarne altri aiuta a capire quanto fosse avanti la Malaguti.
E' un mio parere personale.. -
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Era per sapere se ne vale la spesa solo per quello. Anche io mi tengo il mio Spidermax ovviamente. 😆 . -
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Beh ... dipende ... se lo vuoi non badi a spese, di qualunque mezzo si tratti.
Se lo prendi per risparmiare nei confronti del T-MAX ... non credo ne valga la pena.
Indipendentemente dall'oggetto, cerca di capirmi.
Ha espresso un concetto giusto GUALZETTI : se vai su scooter stranieri alla fine ti ritrovi sempre delle sorprese nei pezzi di ricambio.
Pensi che uno scooter marcato YAMAHA piuttosto che KYMCO o BMW o SUZUKI ( tanto per citarne qualcuno ) possa dare dei vantaggi di risparmio nel tempo all'utente finale?
NO !
Nessuno è immune da tagliandi, pezzi di ricambio al momento del bisogno o addirittura copertoni espressamente dedicati ad un mezzo piuttosto che un altro ( e lo scopri solo se lo compri, perchè prima non te lo dicono ! ) e quindi il tuo risparmio iniziale al momento dell'acquisto va a farsi benedire quando cominici a metterci le mani addosso.
E nessun mezzo può offrire la garanzia di essere perfetto.
Uno scooter italiano ha il pregio di reperire tutto ciò che serve al momento del bisogno.
Tutti gli altri, gli utenti hanno bisogno di santi protettori !.